Monday, August 28, 2006
senza fondo

vado
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Ci si può spingere insaziati o verso l'assoluto, immagine di un nulla risucchiante,
o verso l'altro nulla inquieto, che sprofonda interiormente nella divisibilita' senza fondo,
senza punto d'inizio, che appare simile ad un anello circolare riempito di aria nera
sempre perfettamente penetrabile all'infinito...
laura chersi su georges bataille, l'amore di un essere mortale
tartito da ---gallizio
all'epoca giardinetica indivisibile e senza peso
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il soffrire abbrutisce

m/oral delirium
Io non sono ne' saggio ne' ignorante. Ho provato gioie.
E' troppo poco dire: sono vivo, e questa vita mi da' il piacere piu' grande.
La morte, allora? Quando moriro' (forse tra breve), conoscero' un piacere immenso.
Non parlo del pregustare la morte che e' insulso e spesso sgradevole.
Il soffrire abbrutisce. La grande verita' di cui sono sicuro e' invece questa:
provo nel vivere un piacere senza limiti e avro' nel morire una soddisfazione senza limiti.
maurice blanchot, la follia del giorno
tartito da ---gallizio
all'epoca della soufflerenza brut dry
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Saturday, August 26, 2006
sfioramenti affiorati e subito sfioriti

e l'affiorar m'e' dolce in questo mare?
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La sera
Los recuerdos
Le lacrime
Mieux non ricordare
Lei ora doppia Capo Horn
E i pensieri vanno a Vienne sul Rodano
All’anfiteatro quando le canzoni erano nere
La liberta' e' sul mare
Il mondo lontano
Con le sue frette e le sue fitte
Noi cavalchiamo il mare e la salsedine gelata e le onde blu e bianche
Meglio senza memorie struggenti che distruggono
Io immagino quello che non e' stato
Quello che sarebbe potuto essere
Quel che veramente e' stato
La notte che avvolgeva i discorsi acerbi
E las lagrimas dal treno in una notte umida sul treno
Quello scoprire la tenerezza
La luna morbida
Quello che e' stato non sara' piu'
E il riaffiorare scuote
Contorce
Brucia
Fa male
tartito da ---pixel
all'epoca tratta in dadi ristretti
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Thursday, August 24, 2006
madrigale

sentirsi indistinti, nebulosi
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Piu' trasparente
di quella goccia d'acqua
tra le dita del rampicante
il mio pensiero tende un ponte
da te stessa a te stessa
Guardati
piu' reale del corpo che abiti
ferma in mezzo alla mia fronte
Sei nata per vivere in un’isola.octavio paz
tartito da ---gallizio
nato cosa trasparente opale opaca
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Saturday, August 19, 2006
l'inganno senza auto-inganno

l'inganno 2
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“Politicamente, il punto essenziale è che è probabile che l'arte moderna dell’auto-inganno (self-deception) trasformi una faccenda esterna in una questione interna e che, di conseguenza, un conflitto internazionale o tra gruppi ritorni sulla scena della politica interna. Gli auto inganni praticati su entrambi i versanti durante il periodo della Guerra Fredda sono troppi per essere enumerati, ma è chiaro che essi sono un esempio calzante. I critici conservatori della democrazia di massa hanno frequentemente indicato i pericoli che questa forma di governo introduce negli affari internazionali (senza, tuttavia, menzionare i pericoli propri delle monarchie e delle oligarchie). La forza delle loro argomentazioni risiede nel fatto innegabile che in condizioni pienamente democratiche l'inganno senza auto-inganno (deception without self-deception) è quasi impossibile”.
jacques derrida, breve storia della menzogna
tartito da ---gallizio
all'epoca decepta che non si accepta
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Friday, August 18, 2006
inafferrabile ed eterno

finale di partita 1
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Al capolinea di una vita piena di ricordi molto densi, era una sorta di fantasma pallido, dalle forme evanescenti, torbido come una manciata di neve: fuggiva sul pavimento marrone, inafferrabile ed eterno. Era una nube lobulare, oppure un fiotto di morbida schiuma, svincolato dal sangue e dal terrore, ed era come se navigasse sulla superficie di un'acqua sporca. Era quel che rimane dopo il bucato, qualcosa che galleggia, diventa azzurrino, attraversa lo spessore dell’aria, ed esplode senza venir mai inquinato, senza venir mai ucciso.
J.M.G. Le Clezio, il verbale
tartito da ---gallizio
all'epoca lobulare dell'oto/fuga in fiotti
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Wednesday, August 16, 2006
(madonna)

omfalos
L'amore si cura poco dei gesti e delle parole. Ecco perché, oggi come ai tempi
di Guglielmo IX, viene espresso con formule prese a prestito da altri ambiti.
Soprattutto dalla religione: Andrea Cappellano autore del trattato De Amore
(ca. 1185) spiegava che i cavalieri avevano imparato dagli ecclesiastici
come si fa ad amare (factus est per clericum miles cytheraeus).
"Ti adoro, angelo mio", dice l'amante all'amata, segretamente profanando
i termini della liturgia.
"A mani giunte, a capo chino / mi consegno e mi do a voi",
recitava il poeta cortese Bernart de Ventadorn.
"Chiunque vuole godere d'amore / deve avere fede e speranza",
gli faceva eco un altro anonimo rimatore francese.
E ancora, il vocativo provenzale per la donna amata era il maschile "Midons"
(madonna), contrazione di "meus Dominus" (mio Signore).
Non è difficile vedere l'enorme carica di sovversione religiosa
contenuta in questo tipo di parodia.
Anni dopo l'italiano Guittone d'Arezzo la riassumerà dicendo
che l'amore è per l'uomo un principio di dannazione,
"ch'el disconosce Dio, e crede e chiama / sol Dio la donna ch'ama".

coffee break III
(...) Concetti sacri come adorazione, fedelta', grazia, estasi
svolgono in esso la funzione di "preliminari" all'atto sessuale.
Sembra quasi di sentire, in sottofondo, il riso sarcastico
del conte di Poitiers, il quale e' riuscito a ottenere
sui suoi bigotti avversari la piu' duratura della vittorie.
Nel Marzo 1118 la parola "amore" e' stata sottratta a Dio,
e consegnata alle donne e agli uomini.
anton kasilly, Marzo 1118: l'uomo che invento' l'amore.
da 'Blue', n. 118 Marzo 2001
tartito da ---gallizioal tempo dell'amore-raptus
captus nella oto/vagia
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Wednesday, August 09, 2006
quel malnato splendore

in quest'opera
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sappiate scrivere ma non leggere, non importa,
iscrivetevi a, per, pretestuarvi all'istante
L'assenza degli dei, sta scritto, ricamato, ci aiutera'
- non ci aiutera' -
tanto l'assenza non e' assenza gli dèi non dèi
l'aiuto non e' aiuto. E il silenzio sconoscente
pronto a tutto,
questo oltrato questo oltraggio, sempre, ugualmente
(poco riferibile) (restio ai riferimenti)
(anzi il restio, nella sua prontezza):
e il silenzio-spazio, provocatorio, eccolo in diffrazione,
si incupidisce frulla di storie storielle, vignette
di cui si stipa quel malnato splendore, mai nato,
trovate pitturanti, paroline-acce a fette e bocconi, pupi,
barzellette freddissime fischi negli orecchi
(vitamina A dosi alte per trattarli
ma non se sono somatismi di base psichica),
e lei silenzio-spazio
e lei allarga le gambe e mostra tutto
tartito da ---gallizio
all'epoca del pretestu in petel
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Tuesday, August 08, 2006
ex-ingenza primaria

far-tellus/frater
i nomi dentro il nostro cuore
e volate via: quaggiu' non e' vostro l'amore
mario luzi, canto notturno alle ragazze fiorentine
Anche se la persona fotografata fosse oggi completamente dimenticata,
anche se il suo nome fosse cancellato per sempre dalla memoria degli uomini,
ebbene malgrado questo - anzi: precisamente per questo -
quella persona, quel volto, esigono il loro nome,
esigono di non essere dimenticate.
tartito da ---gallizio
al tempo callido delle cosce ma[l]dide
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bisogna pure

opera di dario ghibaudo
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Perché la persona di Cristo è l’emblema
di ogni rappresentazione? Per il fatto
che egli è due: Uomo-Dio. Verbo e Carne.
Regis Debray
Nella fotografia, la presenza della cosa non e' mai metaforica e, per quanto concerne gli esseri animati, non lo e' neppure la sua vita, a patto di non fotografare dei cadaveri; e inoltre: se la fotografia diventa in tal caso orribile, e' perche' certifica, se così si puo' dire, che il cadavere e' vivo in quanto cadavere: è l’immagine viva di una cosa morta.
Infatti, bisogna pure che in una societa' la Morte abbia una sua collocazione; essa non e' piu' (o é meno) nella sfera della religione, allora deve essere altrove: forse nell'immagine che produce la Morte volendo conservare la vita. Contemporanea della regressione dei riti, la Fotografia potrebbe forse corrispondere all'irruzione, nella nostra societa' moderna, di una Morte asimbolica, al di fuori della religione, al di fuori del rituale: una specie di repentino tuffo nella Morte leterale..
roland barthes, la camera chiara - nota sulla fotografia
tartito da ---gallizio
all'epoca della morta gora et labora
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quanto di piu' distante

origine del mondo
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quanto all'amarezza, e' la cosa piu' lontana dall'amoreegh
tartito da ---gallizio
al tempo delle gramigne in fiore
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Monday, August 07, 2006
fono/monologia sarda

tum pax et concordia et magnitudo animi cum mansuetudine
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Si acuira' un giorno il nostro sguardo,
in direzione degli ancor piu' antichi,
e antichissimi, di coloro che son stati
ancor prima?Ernst Junger, Terra Sarda
Forse che la sardita'/sordita' non sia altro
se non questo esito spontaneo, autisticamente
[e]fisio/logico, della f/oto/grafia?
back: stefano bollani, sardita'
tartito da ---gallizio
al tempo pr/oto/nuragico ab/soluto
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Saturday, August 05, 2006
Coffee break II

bar-tigiadas
Un’aria azzurra che risplende
Un caffe' alle 11 del mattino
E l’incanto delle cose antiche e familiari
Borti 5 agosto 2006 h.12:24
tartito da ---marius
al tempo della pristina coffea arabica
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Friday, August 04, 2006
fallire il bersaglio

aura bersagliera
photocredit: mario marzeddu
“Tu mi darai il tuo cuore, con il quale stai nell'abbondanza; tu prenderai il mio cuore, con il quale mi sento disperatamente afflitto. Perche' anch'io possa essere pieno, come te. Poiche' tu sembri sazio di cibo; percio' non sei piccolo. Io ho fame. Tu mi darai il tuo stomaco, con il quale stai soddisfatto. Tu prenderai il mio stomaco, perche' anche tu abbia fame.
Dai a me anche il tuo braccio e prendi il mio braccio, con il quale non uccido. Perche' fallisco il bersaglio. Tu mi darai il tuo braccio”
[testo tradizionale dei boscimani del Kalahari]
tartito da ---gallizio
all'epoca del braccio caldo
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skizo-autistic intruder

twintrusion
credit: mario marzeddu
L’intruso si introduce di forza, con la sorpresa o con l’astuzia, in ogni caso senza permesso e senza essere stato invitato. Bisogna che vi sia un che di intruso nello straniero che, altrimenti, perderebbe la sua estraneità. Se ha già diritto d’ingresso e di soggiorno, se è già aspettato e ricevuto senza che niente di lui resti al di là dell’attesa e dell’accoglienza, non è piu’ l’intruso e non è più nemmeno lo straniero. (…)
Ma divenire estraneo a me stesso non mi avvicina all’intruso. Sembra che questa sia una legge generale dell’intrusione: non vi è mai un’intrusione unica: non appena se ne produce una, si moltiplica e si identifica nelle sue rinnovate differenze interne.
jean luc nancy, l'intruso
tartito da ---gallizio
all'epoca del fogu a intruder
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Thursday, August 03, 2006
l'autismo delle mie pietre

autistic cocoon
Nessuno ne ha mai fatto palazzi, statue, o gioielli... Inutili e ignorate... . Gravate da caratteri indelebili, non recano liste di vittorie, né leggi d'Imperi... non attestano che se stesse...
Le mie sono le pietre nude, incanto e gloria, che custodiscono e nel contempo dispiegano un mistero più lento, più grande e più serio del destino di una specie effimera.
roger caillois, pierres
tartito da ---gallizio
al tempo lapidante dell'apparenza
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Wednesday, August 02, 2006
creme-autistike'

autistic pedigree
Per esaurire il possibile, bisogna ricondurre i possibili (oggetti o "cosi") alle parole che li designano per disgiunzioni incluse, all'interno di una combinatoria. Per esaurire le parole, bisogna ricondurre agli Altri che le pronunciano, o meglio le emettono, le secernono, influssi che ora si mescolano e ora si distinguono. Questo secondo momento, molto complesso, è legato in qualche modo al primo: è sempre un Altro che parla, visto che le parole non aspettavano me e che non c'è lingua che non sia straniera; è sempre un Altro il proprietario degli oggetti che possiede parlando. Si tratta sempre del possibile, ma in un nuovo modo: gli Altri sono mondi possibili, cui le voci conferiscono una realtà sempre variabile, secondo la forza che hanno, e irrevocabile, secondo i silenzi che fanno».
gilles deleuze, l'esausto
tartito da ---gallizio
al tempo del plex[-I-glas] solare
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paulilautismo

burning man
on nonletture
tartito da ---gallizio
all'epoca della deflagrazione termica by spray
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