Friday, August 04, 2006
skizo-autistic intruder
twintrusion
credit: mario marzeddu
L’intruso si introduce di forza, con la sorpresa o con l’astuzia, in ogni caso senza permesso e senza essere stato invitato. Bisogna che vi sia un che di intruso nello straniero che, altrimenti, perderebbe la sua estraneità. Se ha già diritto d’ingresso e di soggiorno, se è già aspettato e ricevuto senza che niente di lui resti al di là dell’attesa e dell’accoglienza, non è piu’ l’intruso e non è più nemmeno lo straniero. (…)
Ma divenire estraneo a me stesso non mi avvicina all’intruso. Sembra che questa sia una legge generale dell’intrusione: non vi è mai un’intrusione unica: non appena se ne produce una, si moltiplica e si identifica nelle sue rinnovate differenze interne.
jean luc nancy, l'intruso
tartito da ---gallizio
all'epoca del fogu a intruder
permalink