Wednesday, May 31, 2006
Te non sai delle cose il venir meno

Te non sai delle cose il venir meno
breve che pur s'attarda in chissà noi
cadaveri irrequieti noi forzati
a trascina un'anima s'ignora
despota fuor dell'Ahi!
tartito da ---gallizio
all'epoca tridua del trepper 2
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dove vuoi gli occhi chiusi ci vediamo

è 'l sogno che vanisce negli amanti
da gli amici acclamati
ne' convegni d'amor che fai stasera?
- Niente ti chiamo ci vediamo troppo
se di lontano certo
dove vuoi gli occhi chiusi ci vediamo
carmelo bene, "Decedete de scaena! babatt 'l cor del corp"
ne 'l mal de' fiori poema
tartito da ---gallizio
al tempo in trasparenti cremisi pellicule 'nsaccato
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Il resto del tempo s’indecide

Il resto del tempo s’indecide tra il tre e il più-di-tre, il compimento o lo svuotamento del significato.
il Sa soffre di questa indecisione. Tenta di ritrovarvi il suo ritmo e come un ritorno delle stagioni.
della vita o concentrare i propri sforzi per evitare i dolori?
Si potrebbe altrettanto parlare – i due termini sono imparentati – dei saturnali del Sa. Feste in onore di Saturno: il dio italico era stato identificato con Kronos (un gioco di parole a vuoto e fu il tempo – che si incomincerebbe a festeggiare qui come Sa). Si sarebbe rifugiato in Italia dopo che suo figlio lo aveva detronizzato e fatto precipitare dall’alto dell’Olimpo. Saturno sarebbe dunque un padre spodestato, il cui regno latino aveva tuttavia lasciato il ricordo di una mitica età dell’oro. Era diventato il dio dell’agricoltura e più precisamente, armato di una falce e di una roncola, presiedeva alla potatura della vigna. Come Dioniso-Bacco aveva a che fare con il vino. Lo si considerava anche come il dio degli inferi.
licenziosità, di ebbrezza, rivoluzione spasmodica nel corso della quale, come dice un anacronistico trattato di mitologia, “le classi sociali erano messe a gambe all’aria”, i signori a fare i servi dei loro servi, che allora servivano a tavola. Poiché il cattivo alternarsi delle stagioni risultava disturbare la storia dello spirito, i saturnali del Sa avrebbero dunque a che vedere con una deregolamentazione del seminarium.
Giocare con il quattro delle stagioni: questo gioco, il malessere del Sa, lo apre di uno scarto che non gli garantisce più di potersi riappropriare di sé nel circolo trinitario. Questo malessere di stagione non distrugge, né paralizza assolutamente il concetto infinito. Se ne rappresentasse soltanto il negativo, lo confermerebbe ancora dialetticamente. Piuttosto lo disturba, lo blocca, lo ingolfa in maniera inconcepibile. Lo graffia anche di scrittura. L’etimo di Begriff vi si riferisce.
(Jacques Derrida, Glas)
all'epoca ospitalittica del soggetto
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[spampoetry] scriviamo tutti nella babele del mondo

Personalità evitante
Faccio faccio e poi faccio
E dopo fatto una nausea mi assale
Un disgusto immenso
Un rigetto
Un ribrezzo
Un vomito
Peggio del mal di mare
Peggio del pessimismo cosmico
Peggio dell’esistenzialismo
Non riesco a dare senso a quel che faccio
Lo schifo
Sì proprio così
Ho dispiacere nel dirlo
Ma è così
Proprio così
Non ho coordinate che mi regolino
Né soloni da riverire
Tantomeno da ascoltare
O seguire dottorali
Sono in questa posizione strana
Di esistenza inesistente e incosistente
Di frenesia intellettuale
Che non porta in luogo alcuno
Gridiamo assieme
L’urlo disperato della disperazione
Rileggo
In cerca della perfezione che non arriva
Rileggo ancora
La mia frustrazione
Quasi una impotenza a dire il disagio di essere
Nella barbarie
Nel brulicare continuo e indifferente
Tendo a vivere in modo ritirato e isolato
Senza gioia e con umore torvo
Senza ricercare né condividere le cose belle della vita…
Scriviamo tutti nella babele del mondo
Moltiplichiamoci tumorali
Inondiamoci
Confondiamoci
Azzeriamoci
Zeri assoluti
Sproloquiamo infiniti
Parliamo tutti assieme contemporaneamente
Io ho detto e dico cose che non condivido
Non ho competenze
Spesso mi confondo
Manca la coerenza
Dico perché non ho altro a cui dedicarmi
Vuota occupazione che occupa tante persone
Amo il frammento
La folgorazione
L’epigramma
E i voli di Pindaro
Tonneau and looping
E poi riallineamento sull’asse base della mediocrità…
30 maggio 2006 h.19:26
attached / attaccato al computer come un virus ineliminabile e resistente a tutti gli antispam
back filodiffusione
tartito da ---marius
all'epoca désoléé per autisticonomasia
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Tuesday, May 30, 2006
ce lo meritiamo alberto sordi

io non mi sento competente
stamattina su milano c'era un vento sostenuto, buono a spazzar via le tossine ma evidentemente
Questa citta' e' distante anni luce da tutto quello che a noi preme.
Milano non ci rappresenta e noi non la rappresentiamo. Semplicemente.
tartito da ---gallizio
all'epoca del disincantamento immobiliare in comune
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lapidotteri
vuolsi cosi' cola' dove si puote

il talento fa quello che vuole,
il genio fa quello che puo'
tartito da ---gallizio
al tempo del potrei ma non solgo
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Monday, May 29, 2006
arte sottosghignazzata per i non-leggenti


sì, credo di sì...................................sì
larger images 1 e 2
"Laud, heap miseries upon us yet entwine our arts with laughters low" (JJFW)
ridere bassissimo della firma,
firmare la firma con una risata,
calmare il fou rire e l'angoscia del nome proprio nella preghiera mormorata,
perdonare a Dio,
implorando di lasciarci di dare secondo l'arte,
e l'arte di ridere
Jacques Derrida, Due parole per Joyce
tartito da ---gallizio
all'epuca janumedulla cordis mei
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he war

vaghe stelle dell'orsa larger image
The author of Ulysses, after having written his own odyssey (itself haunted by a "blindman"), ends his life almost blind, one cornea operation after another. Hence the themes of the iris and glaucoma pervade Finnegans Wake ("... the shuddersome spectacle of this semidemented zany amid the inspissated grime of his glaucous den making believe to read his usylessly unreadable Blue Book of Eccles, edition de tenebres ..."). The whole Joycean ouvre cultivates seeing eye canes.
di la' da tutto cio' che e',
tu sei l'uno - dunque, l'altro
JD, la carte postale
Segue immediatamente l'istante in cui YHWH nomina se stesso ("Io, YHWH, Elohim tuo..."). La legge che si enuncia nella dimensione performativa e' dunque anche il divieto sul principio di traduzione, come una sola e stessa esperienza della lingua, della lingua unica come unico Dio. Del pari impossibile, la trasgressione consiste nel tradurre proprio questo. E nel pervertire in descrizione, in constatazione (he war) alla terza persona, cio' che era stato un performativo alla prima persona , il performativo della prima persona e meglio della prima parola.
Jacques Derrida, Due parole per Joyce
tartito da ---gallizio
all'epoca saramaga del glau-coma in exitu
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Saturday, May 27, 2006
siamo

siamo larger image
siamo quello che siamo.
e io ti amo
tartito da ---gallizio
all'epoca del labbro che volge al disio
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Friday, May 26, 2006
e' insopportabile la stanza

via podgora larger image
E' insopportabile la stanza, le quattro mura. Occorre muoversi. Non si sa piu' quali strade evitare, quelle che si conoscono perche' si conoscono, quelle che non si conoscono per lo stesso motivo o per un altro. Sospetto che le mie suole non siano state fatte per questi marciapiedi, le mie gambe per questi pantaloni, ne' la pazienza per questa attesa. Fatti illustri, fatti meschini, acrobazie, primati, respirare e' la cosa piu' difficile di tutti.
jacques rigaut, Lord Patchogue
tartito da ---gallizio
all'epoca coprolalica nella morta gora
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qui si vota alex foti

endorsement
domenica io e pischedda votiamo Alex Foti
tartito da ---gallizio
all'epoca intemerata delle tamerici precarie
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ball possessions

palle di piombo larger image
piu' che trombare eiaculo,
piu' che eiaculare me ne vengo
Pierre de Coubertin, incubatio de cubitans
tartito da ---gallizio
all'epoca bolsa del toca-la-bala
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Thursday, May 25, 2006
fuori di se'

chiaramonti larger image
"La fine di un'istituzione viene sempre vissuta come la fine di un'illusione. Appare allora il contenuto di verità in virtù del quale quella cosa passata è determinata come menzogna. Non a caso, solo recentemente, si è cominciato ad ammettere che i grandi libri, al di là della loro compiutezza, sono sempre stati quelli che riuscivano a creare una comunità, che cioé il Libro ha sempre avuto la propria esistenza fuori di sé".
tiqqun, teoria del bloom
tartito da ---gallizio
all'epoca entro la quale esco
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[scoop poetry] poesia mai vista

sciolastone larger image
Ti porto in me come il mare
un tesoro affondato
(vincenzo cardarelli)
[in esclusiva
e in anteprima mondiale
il testo che mario pischedda prod/urrah
al festival letterario della città di Olbia il 28 maggio ]
epoché
di una morte bianca
effrangere il sigillo
el siglo de oro
del mio esserti alieno
mirare allo sfacelo
di essere fuori fuoco
prima che il gallo canti
mi pischedderai tre volte
clic
clic
clic
il vecchio tic
della f/oto/graphia
bruciami
mi riavrai di nuovo
avvinto in zimarre azzimate di vento
ingurgite vasto
ingurgito
un calice afro
incollato di nulla:
glue glue glue
popolo b[l]ue!
cancellami
dipanami
dilucami
scasso
lasso
crasso
eglogo epico vano
marrano
blindness
ripeness
eidola repleta mari
giorni
chiari
back: turturro di vecchio cimurro
in un croco di stelle
h. 12.31 flambè
tartito da ---marius
nella displasia plausibile senza plauso
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Wednesday, May 24, 2006
[spam poetry] sermoncello odoroso

anguillara loch
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Qui fascio la testa di musica che assorda
Nella ricerca esasperata di nuove melodie
Cose che mi distraggano
Note che mi allontanino
Cose insomma che servano a qualcosa
A sbarcare il misero lunario
Vivo ipodermico
Taxidermico
Cronico comunista turboconsumista
Poeta sesquipedale & souvent multimediale
sotto vento
Sotto mare
submariner subsea
con l'acqua alla gola
pneumatic poetry with zio irene and alex
coming soon
and Pilàr che va in direzioni vietate
and Ludo che sussulta si squarcia/squarta/straccia
and Monica che subisce
and altri ancora che incrociano strani e casuali
il destino mio inverterbrato
Inizio a sputare le parole con saliva
Vedere sfumate le origini
E niente che mi attragga
Un piccolo cioran di provincia
Con le sue idiosincrasie
Col malessere per il benessere che atomizza e seduce
voglio la caramella che mi piace tanto
e che fa dudu du du dudu du du Dufour
Vacillo con le gambe e con le parole
Aspetto qualcosa che mai sarà
Così tutti consumano la vita
Con le speranze
ameni inganni
L’attesa di qualcosa
I soldi
Molti possibilmente
L’amore
Titanic/o quello che sa fiutare il ghiaccio
La salute
Che spacchi il mondo
Speriamo con la speranza che è l’ultima a morire
Speriamo per noi e i parenti cari
Tutto il bene possibile
E il cielo piombo preme incurante
sulle nostre teste viventi e pensanti e pesanti
Io vivo l’assurdo della vita
Assurdamente
E se nell'analisi sbaglio mi corriggerete…
19 maggio 2006 h.20:31
Spam x uomo con dentiera o ponte mobile
back krafty
tartito da ---gallizio
al tempo del cioran ciorello l'amorebbello
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Tuesday, May 23, 2006
grygor tontis

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Bisogna essere autentici rivoluzionari per resistere a tutto questo grigiore
Aldo Ricci, Brasile inferno
tartito da gallizio
nell'epoca tontotantrica blase'
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Monday, May 22, 2006
quicky limerick

mille saluti da torino
There was a young woman named Vicky
Who said, ‘I don't want to be picky.
If, in five hours or so
As you say, you must go,
At least we'll have time for a quicky.'
C'era a Torino una ragazza bionda e carina
Che disse, ‘Non voglio sembrare pistina.
Se tra tre ore, come dici tu
Devi tornartene a Viggiù
Avremo appena il tempo di fare una sveltina.'
tartito da ---gallizio
al tempo delle operette morali
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io che prendo il sole a torino

twintowers
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del resto chi scrive di naufragi scrive il proprio nome sull'acqua
guy debord, in girum imus...
tartito da ---gallizio
all'epoca di alighiero e boetti
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Thursday, May 18, 2006
[pneumatic poetry comunication]
tartito da ---gallizio
all'epoca dell'annunciazione di servizio
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i miei sogni non hanno immagini

hoper
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Sogno una donna alta che, per baciarmi, deve chinarsi. Ma non vedo nessuna donna, i miei sogni non hanno immagini. Per un cineasta e' piuttosto singolare. So che nel mio sogno c'e' quella donna, so che porta un ampio cappello, antico, da cui pende una veletta che le copre interamente il volto, pallido, luminoso, fosforescente - ma non vedo niente. So che i suoi occhi sono gialli, e' come se vedessi la donna, ma non la vedo, ne' sento le sue parole, ma e' come se le sentissi. Il sapere che possiedo e' privo di sensazioni, la conoscenza e' priva di percezioni visive. Il mio sogno e' fatto di idee
Rubem Fonseca, vaste emozioni e pensieri imperfetti
tartito da ---gallizio
al tempo dell'eidos vuoto idealcinematico
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Friday, May 12, 2006
[spam poetry] apnea

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Apnea
Reductio ad unum
Nause’e
Scollare le parole
Scolare acqua
Gorgogliare
Frigorifie’
gargouiller
Incertain
Barcollare ubriaco dentro la sera calda e umida
Dentro i colori intensi delle parole
Parfois les diffe’rences sont "seulement" phone’tiques
Stella centrare
Centrale
Entrare
Centellinare le vaghe inessenze
Seguire l’incerto e il vago
Inseguito
In seguito si sapra’ qualcosa
Forse
Puo’ darsi
Ora rimbalzo a destra e a sinistra
Poi su poi giu’
Fiondato in alto
Vertigine
Clic
Clic a raffica
A cogliere la muerte
Angoscia eterea
Ah ah ah
Cullare
Culla
nulla
giovedi’ 11 maggio 2006 h.13:10
serrato nella intima interiorita’ della citta’
nulla alla menta in my mouth
nudo alla meta
back diamanda galas Malediciton repeat one
David Blaine
Parole provvisorie ed effimere in continuo mutamento e aggiornamento
[Spampoetry] x la serie: poesie a perdere
tartito da pixel
al tempo dell'ipnagogia pneumatica apneiforme
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Thursday, May 11, 2006
grigor mortis

pixtogramma poveraccisticus deterioris
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no more residues [no more reducism]
afferre a-fogu a intru:
bisogna essere rivoluzionari per sopravvivere a questo grigiore
(de tontibus non est frigulandia)
tartito da ---gallizio
all'epoca dei giannizzeri rizzuti
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Saturday, May 06, 2006
tonti a torino

al_dominus: lo scrannatoio del potere
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Caro Pischedda,
la prego di immettere nel suo riverito super blog l'annuncio della presentazione del romanzo di Aldo Ricci, Brasile d'inferno, al Salone del Libro di Torino, domenica 7 maggio alle ore 18, alla presenza di Marco Travaglio, che è anche l'autore della prefazione, con Vincenzo Sparagna & Carla Rostagno. Annuncio da ri/ferire essenzial/mente ai giovani, precisando che questo romanzo edito da Robin editore di Roma, è la riedizione parziale, riveduta & corretta de il Tonto, romanzo-saggio scomodo boicottato dalla lobby di Lotta continua e quindi ritirato dal mercato.
Immensamente grato per quanto saprà redarre per il sottoscritto, la prego di accettare i sensi della mia più profonda considerazione.
Aldo Ricci
Torino - Domenica 7 maggio alle ore 18.00
all’interno dello Spazio PER i Libri
(come arrivare)
tartito da ---gallizio
all'epoca delle poltrone frigide per amici aldigi
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Thursday, May 04, 2006
evestrum: frigolandia su nessuno-tv

alla finestra a guardare (*)
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nessuno-tv
ore 22.00
SPECIALE :
Viaggio senza fine
a cura di Mario Pischedda
evestrum parvulum
chez maison gallizio
(intervenite parvuli, intervenite)
precettato foti
guarda nessuno tv
sul satellite: NessunoTV è visibile su
in STREAMING LIVE: grazie al P2P streaming di
chi sono i due avventori avventizi alla finestra?
hai indovinato?
scrivilo a gallizio
(vinci un cenno di peplo)
tartito da ---gallizio
al tempo della politica rappresa nel frigidaire
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Langue
Monday, May 01, 2006
a partire da ora

civita-vecchia
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Per quanto riguarda le aree urbane, si dovrebbe compiere qualsiasi passo verso l'autonomia e l'autosufficienza, a partire da ora, in modo da poter poi abbandonare tanto piu' rapidamente le citta'. Create in risposta all'esigenza del capitale di accentrare il controllo delle transazioni economiche, della religione e del dominio politico, le citta' restano enormi monumenti devastatori della vita, in onore delle stesse esigenze basilari del capitale. Si potrebbero utilizzare come qualcosa di simile a cio' che conosciamo come muei, cosicche' le generazioni successive al sovvertimento radicale del presente possano apprendere quanto grottesca sia diventata l'esistenza della nostra specie. Strutture mobili destinate a feste e divertimenti sarebbero forse la configurazione piu' simile alle citta' che la vita disalienata potrebbe esprimere.
john zerzan, futuro primitivo
tartito da ---gallizio
all'epoca dell'abbandono della civita vecchia
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