Wednesday, May 09, 2007
che tutto svanisca, finalmente

the dawn (senza aurore)
less dawnless
Che siate inutili
Che abbandoniate tutto e tutti
Com’e' giusto che sia
Dopo le violenze simboliche
Che non diate importanza a nessuno
Fate scendere dai cadreghini gli uomini gonfi di boria
Gli uomini saccenti
Gli uomini che si classificano in ordine di bravura
Gli uomini che creano gerarchie arbitrarie
Molto arbitrarie
E che si sostengono a vicenda in un gioco che alla fine sfibra
Svettare
Sempre svettare
C’e' sempre qualcuno che ha voglia di svettare
Di svettare su tutto su tutti
Esiliatelo
Confinatelo lontano
Molto lontano
Che regni il silenzio
Il nulla piu' nulla del nulla
Che tutto ricominci in maniera calma
Che tutto appartenga a tutti
Che le parole siano di tutti
Che le proprieta' siano di tutti
Che l’umilta' sia di tutti
Che la poverta' sia di tutti
Che l’amore sia di tutti
Che tutti abbiano una voce nel dizionario nobile del silenzio alato
E che io con la camminata strana incespichi claudicante
Senza badare piu' a niente
Nullatenente
Senza niente da perdere
Con una specie di liberta' urlante vuotamente
Zigzagando in cielo anima delle anime
Volteggiando spiraliforme tra onde che si incrociano
Rondine di primavera
Allungo il brodo per essere indigesto
Quello che voglio e' il non volere piu'
Possibilmente niente
Esercizio difficile da praticare
Ma e' questa la via che cerco di percorrere
E dopo la lettura tutto sciogliersi
Sbriciolare
Sfarinare le parole in polvere sottile
Che tutto svanisca finalmente
In una nuvola leggera
E le memorie di noi umani sepolte
Nel nulla che eravamo
E che volevo cosi' sempre essere
Che fosse
Che fosse stato
Senza aurore
Ne' auratico
Ne' niente
Claustrale
tartito da marius
all'epoca sfarigliante dell'alato niente
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