Sunday, January 21, 2007
non smettera' mai piu' di finire

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Perche' il futuro e' morto, e se il futuro e' finito veramente, se il passato e' futuro, e' cominciata l'agonia del futuro anche per il libro e personaggi e tempi e luoghi e fatti inenarrabili. Non smettera' mai piu' di finire la fine del futuro, ne' di morire la morte del futuro che e' poi la secolare morte poetica. La maggior parte dell'eternita' sta passando per i vivibondi e questa fortass'e' la prova generale della morte come morte della morte della poesia della morte della poesia.

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Lo sconcertatore orchestico intima silenzio parlato, e l'inconsumabile, cio' sarebbe l'impersonaggio scelto fra i deliranti della nostra tanatopolis, esita postumi di silenzio fin da adesso: My Way of Death e' il mio modo di morire (e voi sapete che sono un mortuus vivendi).
Questa e' gia' una posticipazione di morte, il libro se ne rende conto: vi scrivivro' tutto su il modo di produzione della morte (letturaria, anche, si capisce), vi diro' tutto il nulla dell'inenarrazione, della sua agonia postuma. E qui il libro s'impunta insieme con il lettore che s'impenna: la morticultura sara' gia' cominciata sulla pagina ma il passaggio a miglior morte della maligna infinita' letteraturaria e' lungo come la morte incompiuta dell'antica arte della morte (dell'arte, innaturalmente, o delle arti dell'arte di morirla, l'artefattura). L'infinito e' sfinito e la fine e' finita, come finira' questa disputatiuncola.

fraler
(...). Si morira' a lungo, riscrivivendo il libro, nell'azione di lettura, e chiunque legga per provocarsi a un'avventura mentale liberatoria stara' certo in guardia contro la fasmatanatogoria di questa testura. Dissimiglianza, infalsimiglianza, dissimulazione sono tratti di ogni titolo, di ogni capitolazione, di ogni epigrafia, di ogni frammentazione o comodo (o scomodo) di lettura. Smascheratitolo sara' dunque il lettore che accetti la sfida dell'auctor e, lettore difficile di libri facili come lettore facile di libri difficili, scenda in pagina per battersi con se stesso interposto scriblero. Qui, a pie' fermo, l'attesa lo aspetta. Quando avremo fatto fuori (-pagina) il padrone assoluto, cio' sia il capitale morte, moriremo da vivi, e la poesia della morte non sara' piu' la morte della poesia, ciossarebbe l'ultima figura.
gianni toti, il padrone assoluto
tutto il primo capitolo qui (pdf 1,85 MB)
tartito da ---gallizio
al tempo in cui si nasce morti ma si puo' morire vivi
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