Thursday, September 07, 2006
il tempo degli Scribi e' finito

pinot gallizio, il lichene spregiudicato
La societa' brevettata, concepita e basata sulle idee semplici, sui gesti elementari degli artisti e degli scienziati ridotti in captivita' come i pidocchi dalle formiche, sta per finire; l'uomo sta esprimendo un senso collettivo ed uno strumento adeguato per trasmetterlo ,in un sistema potlatch di doni non pagabili se non con altre esperienze poetiche.
Puo' darsi che la macchina sia lo strumento atto a creare un'arte industriale inflazionistica e quindi basata sull'Antibrevetto; la nuova cultura industriale sara' soltanto «Made in Popolo» o non sara'! Il tempo degli Scribi e' finito.
Soltanto una creazione e distruzione continua ed implacabile costituirà una ansiosa ed inutile ricerca di oggetti-cose di uso momentaneo, minando le basi dell'Economia, distruggendone i valori od impedendo la loro formazione; il sempre-nuovo distruggera' la noia e l'angoscia creata dalla schiavitu' della macchina infernale, regina del tutto-eguale; la nuova possibilita' creera' un mondo nuovo del tutto-diverso. La quantita' e la qualita' saranno fuse: sara' la civilta' del lusso-standard che annullera' le tradizioni. I proverbi non avranno piu' senso. Ad esempio il proverbio "Chi lascia la strada vecchia per la nuova ecc." sara' sostituito da: "I proverbi dei vecchi fanno morire i giovani di fame". Una nuova famelica forza di dominio spingera' gli uomini verso un'epopea inimmaginabile. Nemmeno l'usanza di stabilire il tempo sara' salvata. D'ora in avanti il tempo sara' soltanto un valore emotivo, una nuova moneta di choc, e sara' basato sui cambiamenti repentini dai momenti di vita creativa e sui rarissimi momenti di noia. Si creeranno in sostanza degli uomini senza memoria; uomini in continua estasi violenta, in partenza sempre da un punto-zero...
pinot gallizio, manifesto della pittura industriale, agosto 1959
tartito da ---gallizio
al tempo dei pioec su' joec
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