Tuesday, March 14, 2006
vorrei rubarti il tempo

moira ricci, interfuit
Moira Ricci
INTERFUIT
a cura di Emanuela De Cecco
ARTOPIA via Lazzaro Papi 2 – Milano
Inaugurazione mercoledì 15 marzo 2006 ore 18.30
fino al 28 aprile 2006
Non ho visto le immagini del lavoro di Moira Ricci. O meglio le ho intraviste di riflesso,
sciolte e specchiate nello sguardo luccido e ludico di tre ragazze che le seguivano sgranarsi sullo schermo di un computer. Cosi’ ho visto il lavoro, ho visto agire il lavoro. Un forsennato lavorio della memoria sull’istante. Un baluginare di ricordi farsi presente. Emotions recollected in tranquility.
Nulla di infantile o di puerile in quelle immagini viste/non-viste, solo: tutto il nitore e la durezza, l'essere intonsi nella vulnerabilita' piu' assoluta dell’infanzia. In fondo, se l’inferno sono gli altri non rimane che mettere in gioco se stessi. Mettere in gioco. Mettersi in gioco. Ripeness is all: trovare da grandi tutta la serietà del gioco dei bambini .
Il lavoro ha la straordinaria semplicita' che solo gli interventi piu' radicali sanno permettersi: nelle ore immediatamente successive alla morte, Moira ha raccolto tutte le fotografie della madre e vi ha inserito la propria immagine. Il risultato e' assolutamente sconvolgente. Lo strazio e il dolore vengono rigorosamente lasciati a se stessi. Nessuna riproposizione del passato, ma tutta una reinvenzione del presente. Ri-farsi una vita. Gettarsi a capofitto in un nuovo presente. Sprofondare nelle immagini. Ferme pressioni, forzature lievi per installarsi qui, nel magma degli affetti. Nella parte video del medesimo lavoro, questa volta sono le fotografie di Moira bambina ad avvilupparsi in tutto un vortice di suoni e di voci che incantano. Recitare se’ attraverso un nuovo se’ bambina, incarnita e interpretata dalla giovane nipote. Gemme purissime in cui incastonarsi, immortalarsi. Morirsi bambina. Morire il se’ bambino. Perdersi nell’assenza. Filologicamente se stessi. Un fedele eternarsi in memoriam. Amore e’ poter dire io non c’ero.
tartito da ---gallizio
all'epoca della ripartizione del tremendo
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