Saturday, December 31, 2005
tutto [la non-innocenza del detrito]

tutto deve essere cancellato
Il paesaggio e' tutto dentro alla sedimentazione del quotidiano: la scrittura poetica che non rappresenta il mondo ne' nasce per partenogenesi dal linguaggio, potrebbe far sua l'immagine di Varela relativa a quella chiusura di un sistema che produce un mondo, che non e', però, isolata.
Il principio del sistema chiuso ma interattivo con l'ambiente, la via che si apre tra gli estremi dell'oggettivismo e del solipsismo, possono offrire molti spunti all'attività letteraria e alla relativa riflessione. La prima conseguenza di questa specialissima metafora è la crisi di ogni poetica mimetica che intendesse (ancora) rappresentare qualcosa, così come la crisi di una concezione del testo poetico non comunicante con l'extraletterario. In questo quadro il riduzionismo che si e' spesso
attribuito alle scienze della natura non ha più ragione d'essere e la possibilita' delle «atmosfere epistemologiche» si fa piu' stretta.
Materia e dematerializzazione, percezione del corpo, tempo e spazio, realta' e virtualita', diacronia dello spessore dei materiali linguistici e tecniche di montaggio, il patrimonio assiologico umanista: e' un intero paesaggio da costruire nella costruzione del testo poetico. L'idea del pastiche idiolettico, l'idea di un testo che risulta dalla compressione e dalla compresenza di linguaggi diversi, cosi' come attraversano il nostro linguaggio, e' un modo per dire che il tutto non solo e' piu' della somma delle parti ma spesso lo si può indovinare nella parte. La concentrazione di senso nella poesia e' anche questa capacita' ologrammatica di contenere l'immagine dell'intero paesaggio.

fotografare per fotografare
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(...) Possiamo immaginare, in un possibile poema della nuova natura, un'idea del paesaggio come compresenza e conflittualita' tra i linguaggi che attraversano il quotidiano e vi si sedimentano.
Organizzare un senso linguistico dell'esperienza in poesia, puo' forse significare questa interrogazione sul paesaggio, sulle implicazioni anche antropologiche della tecnologia. Il realismo, cosi' spesso associato alla solidità dell'immagine del mondo, cosa diventera' di fronte ad un reale che vede contestati e complicati i suoi tradizionali attributi dal virtuale e dall'immateriale?
biagio cepollare, idioletto
tartito da ---gallizio
al tempo idiolettico sincratico deluxe
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