Tuesday, November 01, 2005
all'alba della networkfollia
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Nella societa' dell'informazione la passivita' governa. Sfogliare, guardare, leggere, aspettare, pensare, cancellare, chiacchierare, saltare e farsi trasportare sono le condizioni di default della vita online. L'immersione totale implica il più alto livello di follia.
Cio' che caratterizza le reti e' un senso di potenza condiviso che non deve essere compreso. Milioni di risposte da tutti a tutti potrebbero determinare l'implosione di qualsiasi network, indipendentemente dalla sua architettura. All'interno di ogni network ci sono prolungati periodi di passivita' condivisa interrotti da esplosioni di interattivita'. Le reti nutrono e riproducono delle relazioni slegate - ed e' bene guardare questo fatto dritto negli occhi.
Le reti sono macchine edonistiche di contatti promiscui. Le moltitudini della rete creano forme volontarie e temporanee di collaborazione che superano, ma non necessariamente disarticolano, l'Eta' del Disimpegno.
(...)
Se c'e' una decisione da prendere e un nemico da individuare e' la religione techno-libertaria del "free". E' il momento di attaccare apertamente la logica cinica del "pensa positivo" dei capitalisti di ventura che predicano di dare via contenuti gratuitamente mentre fanno milioni di dollari nella stanza retrostante con sofwtare, hardware, infrastrutture di telecomunicazione, di cui le masse di amatori imbecilli hanno bisogno per prendere e dare gratuitamente. I network organizzati sono cauti nei confronti dei guru ad alto prezzo di consulenza che "ispirano" quanti potrebbero vivere fuori vendendo t-shirt. "Tu povero sodomita, impazzisci per i tuoi spaventosi contenuti liberi, mentre noi facciamo i soldi con le strutture". E' il momento di togliere il velo a questa logica e di iniziare a resistergli apertamente. La conoscenza non basta.
geert lovinke Ned Rossiter rattotradotti alle masstike
tartito da ---gallizio
all'epoca babelika pitecantropa della teca-tech
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