Wednesday, October 05, 2005
automatismi allo stato puro

esthatic robigogo
Era stato definito “surrealismo” un nuovo movimento, maturato nella capitale francese, con l’intento, non proprio modesto, di prevedere, comprendere e interessare totalmente l’uomo attraverso le arti; in un certo senso reinventarlo per mezzo di un libero gioco di pensiero fine a se stesso, sdoganandolo cosi’ da ogni preoccupazione logica, estetica e morale. Primo impegno: restituire piena liberta’ e potere assoluto al sogno, privilegiandolo sulla realta', per lasciare che la mente vagasse senza costrizioni, spaziando a piacimento ovunque e operando scelte e ricostruzioni secondo una fantasia in grado di realizzare i desideri coltivando l’impossibile, l’assurdo, l’irreale.
Come accade per ogni teoria ritenuta nuova, gli esempi lontani non potevano mancare e, proprio in pittura, era facile riconoscere un predecessore nientemeno che in Hieronymus Bosch, maestro di sortilegi figurati proposti quattro secoli prima. Comunque, stando al pensiero del capo riconosciuto del nuovo indirizzo, Andre Breton, ora veniva aggiunto qualcos’altro grazie alle scoperte della fisica e della psicoanalisi. Einstein e Freud irrompevano con le loro inquietanti scoperte anche nel campo dell’arte.
Si teorizzo’, come interesse primario, un automatismo allo stato puro in grado di rivelare il meccanismo reale del pensiero, operante senza censure sulla tabula rasa predisposta dal dadaismo. Magritte fece sua questa offerta di liberta’: un confortevole disordine si uni' a una inconsapevole evasione; con la logica scomparvero la forza di gravita', le dimensioni e la materia reale; l’ovvieta’ onirica poteva giustificare tutto. Addirittura il dottor Freud finiva per battere il professor Einstein, come e' giusto che la fantasia abbia la meglio sulla scienza.
S. Bartolini, la grande impostura
tartito da ---gallizio
all'epoca dei sortileginsorte
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