Tuesday, September 20, 2005
s-volto / s-volta

Tutti gli esseri viventi sono nell'aperto, si manifestano e splendono nell'apparenza. Ma solo l' uomo vuole appropriarsi di quest' apertura, afferrare la propria apparenza, il proprio essere manifesto. Il linguaggio e' questa appropriazione, che trasforma la natura in volto. Per questo l'apparenza diventa per l'uomo un problema, il luogo di una lotta per la verita'.
Il volto e' l' essere irreparabilmente esposto dell'uomo e, insieme, il suo restare nascosto proprio in quest'apertura. E il volto e' il solo luogo della comunita', l'unica citta' possibile, poiche' cio' che, in ogni singolo, apre al politico, e' la tragicommedia della verita' in cui egli cade gia' sempre e di cui deve venire a capo.
Cio' che il volto espone e rivela non e' qualcosa che possa essere formulato in questa o quella proposizione significante e non e' neppure un segreto destinato a restare per sempre incomunicabile.(...)
L'esposizione e' il luogo della politica. (...)
Chiamiamo tragicommedia dell’ apparenza il fatto che il volto scopre proprio e soltanto in quanto nasconde e nasconde nella misura stessa in cui scopre. In questo modo, l’ apparenza che dovrebbe manifestarlo diventa, per l’uomo, parvenza che lo tradisce e in cui egli non puo’ piu’ riconoscersi. Proprio perche’ il volto e’ soltanto il luogo della verita’, esso e’ immediatamente anche il luogo di una simulazione e di un’improprieta’ irriducibile. Cio’ non significa che l’ apparenza dissimuli cio’ che scopre facendolo apparire quale non e’ veramente: piuttosto quel che l’uomo e’ veramente non e’ nient’altro che questa dissimulazione e quest’inquietudine nell’ apparenza. Poiche’ l’uomo non e’ ne’ ha da essere alcuna essenza o natura ne’ alcun destino specifico, la sua condizione e’ la piu’ vuota e la piu’ insostanziale: la verita’. Cio’ che resta nascosto non e’, per lui, qualcosa dietro l’apparenza, ma l’apparire stesso, il suo non essere altro che volto. Portare all’apparenza la stessa apparenza e’ il compito della politica.
giorgio agamben, il volto
tartito da ---gallizio
all'epoca della svolta nello s-volto
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