Wednesday, September 14, 2005
altri scrittorini

mp, couch surfing (larger image here)
Come giustamente osservava Francois Whal, responsabile della letteratura italiana per le edizioni Seuil, a termine di un breve testo su Tondelli: «Queste pagine si limitano a evidenziare le dimensioni dell'enigma in cui è avvolta l'opera di Pier Vittorio Tondelli. Non è vero che il compimento di una vita permette di coglierne la verità. La sua verità Tondelli la teneva per sé, anche se forse non conosceva la verità di sé come scrittore».
Specchio di una generazione? Cantore degli anni Ottanta?
Scrittore postmoderno? Frate trappista? Icona del mondo gay? Spirituale? Materiale? Timido? Vitalistico? Provinciale? Coltissimo? Ignorantissimo? Generoso? Malinconico? Cosa era Pier Vittorio Tondelli? Dove stava? Dove viveva? Lo sdoppiamento del ruolo di scrittore e di uomo, di fiction e realtà, sembrava coinvolgerlo fino allo stordimento, al cortocircuito: «Uno scrittore è una persona - diceva - che tenta di vivere scrivendo e cerca di fare in modo che la scrittura lo faccia vivere. Uno scrittore è sempre conteso fra questo buttarsi fuori e tornare nel silenzio».
tartito da ---gallizio
all'epoca del siamo tutti tondelli degli stessi braudelli
permalink