Thursday, August 25, 2005
quello che conta / lo affondano le blatte

luca matti, blatte mutanti
«La storia, divorata in una notte, mi aveva avvinto parecchio e siccome il racconto di Landolfi era un testo semi-sconosciuto e in Italia nessuno legge mai un cavolo, decisi di impossessarmene. Non mi permisi di scozzarizzare quel suo italiano, forbito, ricercatissimo, e decisi solo di appaiarvi le immagini che la lettura fomentava nella mia testa. Facemmo a testate, ecco. Fu un bel duello. In termini cinematografici io ho curato la scenografia e la regia, Landolfi lo script. Penso di potermi dare la pacca sulle spalle: di quel racconto misteriosissimo e di quella scrittura tavolinesca sono riuscito a mantenere i profumi. E' un esempio perfetto del disegnatore che parte per la tangente, fa la cosa e si disinteressa dei rischi che la rivista dovrà affrontare a fumetto pubblicato. Tanto per dirne una, non mi preoccupai affatto di eventuali diritti d’autore, faccenda con cui il direttore dovette poi fare i conti, tenendo a bada i parenti di Landolfi. Nessun lettore di Frigo mi mandò a fanculo, ad ogni modo, e questo e' quel che conta. La storia non l'ho più, e' finita in fondo al Tevere, dalle parti del Palazzaccio: la stavo riportando a Bologna per una mostra, e se ne volo' via dal tetto della mia Opel, sul quale l’avevo appoggiata e dimenticata. Il vostro “Genio”, amici, e' un povero SCEMO».
filippo scozzari, i remember when
tartito da ---gallizio
all'epoca dell'epoche' delle blatte
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