Tuesday, July 19, 2005
geminello è nudo

courtesy: Sandro Michahelles
Lo dico e lo ridico: l'euro è nudo
di GEMINELLO ALVI
«Il re è nudo». Mi sono sempre chiesto, sin dall’infanzia, che abbiano fatto poi, al bambino che ebbe il coraggio di dirlo, nella fiaba di Andersen. E non solo. Giacché pure euro e Bce, benché ormai denudati, non trovino molti con l'ardire di dirlo. Si è sospeso il trattato di Schengen pochi giorni dopo che la Bce aveva riammesso la sua impotenza. In 25 mesi è successo di tutto: Bank of England e Federal Reserve hanno suonato ogni nota della politica monetarla. La Bce, invece, si è tenuta nella più nuda immobilità. E quello che è peggio non può far altro che restarsene cosi svestita, coi tassi al 2%. Perché se la speculazione immobiliare avrebbe richiesto da anni in Italia tassi più alti, non lo richiede invece la situazione tedesca. E gli esempi potrebbero rinnovarsi: la banca fa quello che deve con lo statuto o meglio col vestito che ha. E la colpa è allora dei sarti inetti che le hanno cucito addosso un vestito che ci ha denudati della politica monetaria. Eppure a quegli stessi sarti nessuno mai che ardisca chiedere ragione di ciò, o di quanto è avvenuto nell'America di Bush. Perché costui ha subito reagito ai guai con un deficit inaudito per il trattato di Maastricht, e l’economia americana è tornata a una crescita potente? La risposta non sarebbe facile per quei burocrati europei che con quattro anni di ritardo hanno mollato tardi e male la regola del 3%. Lo dico: siamo denudati di una politica monetaria e di una politica economica. Tutto è stato lasciato, come nel più libresco manuale d'economia, alla flessibilità di prezzi e salari. E con l'euro la flessibilità dei prezzi ha sì funzionato, però, al contrario, premiando le rendite, pervertendo i prezzi relativi in Europa. L'euro e' stupidamente nudo. Addio, l’ho ridetto. (Corriereconomia, 18 luglio 2005)
tartito da ---gallizio
all'epoca delle celesti fantasie
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