Thursday, July 14, 2005
euro: out of nowhere

mario pischedda, imàgenes / degéneres
«Abbandonare l’euro è istituzionalmente legittimo e potrebbe perfino essere
conveniente. Le bagattelle leghiste contro la moneta unica sono prese seriamente oltremanica, dove l’Italia è considerata il primo candidato a uscire dall’eurozona.
Hsbc, il secondo gruppo bancario al mondo con sede a Londra, ha appena pubblicato un rapporto – rilanciato dal Daily Telegraph – per analizzare costi e benefici di un eventuale smembramento dell’unione monetaria.
“Una catastrofe europea” è il titolo del documento, che lancia un allarme chiaro: la moneta unica sta funzionando così male che alcuni paesi potrebbero vedere dei benefici dalla fine dell’euro. Sul banco degli imputati c’è la politica di un tasso d’interesse unico imposto dalla Banca centrale europea a economie strutturalmente diverse. Le vittime sono l’Italia, in recessione perché non riesce a esportare a causa delle mancate svalutazioni e dell’esorbitante costo unitario del lavoro, la Germania, spinta dalla moneta unica in una spirale deflazionistica, e l’Olanda, che ha subito una straordinaria crescita cui è seguito un arresto dell’economia. Per questi paesi, la tentazione di abbandonare l’euro – secondo Hsbc – rischia di diventare irresistibile.
(...)Il trattato di Maastricht non dice nulla a proposito, ma, già a giugno, il capo economista della Bce, Otmar Issing, pur ritenendo la cosa “assurda e inimmaginabile”, aveva dichiarato “tecnicamente possibile” lasciare la zona euro. Un’ulteriore autorevole conferma è arrivata la scorsa settimana da Christian Noyer, governatore della Banca di Francia e membro del Consiglio della Bce.
“E’ possibile per un paese lasciare l’eurozona, perché gli Stati sono sovrani”, ha spiegato Noyer davanti a una commissione dell’Assemblea nazionale francese. C’è, però, un’importante incognita politica, perché verrebbe rimessa in discussione “la legittimità di rimanere dentro l’Ue” ».
source: il foglio 13 luglio 2005, p. 2
tartito da ---gallizio
all'epoca della teura desolata
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