Wednesday, June 15, 2005
per una pornologia teocons

balthusar gallizio, porpora cardinalizio alla ferrara
Non vi e’ l’osceno in se'; ossia l’osceno non e’ l’intrusione del corpo nel linguaggio, bensi’ la loro riflessione comune, e’ l’atto del linguaggio che fabbrica un corpo per lo spirito, l’atto mediante il quale il linguaggio supera in tal modo se stesso, riflettendo un corpo. “Nulla e’ piu’ verbale degli eccessi della carne... La descrizione reiterata dell’atto carnale non soltanto rende conto della trasgressione, e’ essa stessa trasgressione del linguaggio mediante il linguaggio.
Pierre Klossowski, Un si funest désir
La nostra epoca scopre, in modo diverso, la teologia. Non si ha affatto piu’ bisogno di credere in Dio. Cerchiamo piuttosto la “struttura”, cioe’ la forma che possa essere riempita dalle credenze, ma che non ha bisogno di esserlo per essere detta teologica. La teologia e’ ora la scienza delle entita’ non esistenti. Il modo in cui queste entita’, divine o antidivine, Cristo o Anticristo, animano il linguaggio, formano in esso il corpo glorioso che si divide per disgiunzioni. Si realizza la predizione di Nietzsche sul legame tra Dio e la grammatica; dove pero’ il legame e’ riconosciuto, voluto, recitato, mimato, “sospeso nell’esitazione”, sviluppato in tutti i sensi della disgiunzione, posto al servizio dell’anticristo, Dioniso crocifisso. Se la perversione e’ la potenza propria del corpo, l’equivocita’ e’ quella della teologia; esse si riflettono l’una nell’altra; se l’una e’ la pantomima per eccellenza, l’altra e’ il ragionamento per eccellenza.
Da cio’ deriva il carattere sorprendente dell’opera di Klossowski: l’unita’, in questo senso molto particolare, della teologia e della pornografia. Cio’ che conviene chiamare pornologia superiore. E’ il suo modo di superare la metafisica: l’argomentazione mimica, e la pantomima sillogistica, il dilemma nel corpo e la disgiunzione nel sillogismo.
gilles deleuze, logica del senso
tartito da ---gallizio
nell'era balthica bum-bum