Friday, April 08, 2005
Inversioni vertiginose di Genius

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«Genius ha un corrispondente nell'idea cristiana dell'angelo custode - anzi dei due angeli, uno buono e sano, che ci guida verso la salvezza, e uno malvagio e perverso, che ci spinge alla dannazione.
Ma e’ nell'angelologia iranica che egli trova la sua piu’ limpida, inaudita formulazione.
Secondo questa dottrina, alla nascita di ogni uomo presiede un angelo detto Daena, che ha la forma di una bellissima fanciulla.
La Daena e’ l’archetipo celeste alla cui somiglianza l'individuo è stato creato e, insieme, il muto testimone che ci spia e accompagna in ogni istante della nostra vita. E tuttavia, il volto dell’angelo non resta immutato nel tempo, ma, come il ritratto di Dorian Gray, si trasforma impercettibilmente a ogni nostro gesto, a ogni nostra parola a ogni pensiero.
Cosi', al momento della morte, l’anima vede il suo angelo che le viene incontro trasfigurato secondo la condotta della sua vita in una creatura ancora piu’ bella o in un demone orrendo, che bisbiglia:
“io sono la tua Daena, quella che i tuoi pensieri, le tue parole, i tuoi atti hanno formato”.
Con un’inversione vertiginosa, la nostra vita plasma e disegna l’archetipo
alla cui immagine siamo stati creati».
Giorgio Agamben, Genius (ora anche in Profanazioni)
resuscitato da juan pesadur
e tartito da ---gallizio
nell’era imaginotica archetipa