Sunday, April 24, 2005
Giuliano, una voce, poco fa

«E' allora comprensibile come la sola idea che, ad esempio, la Fusione Fredda, possa mutare l'odierna economia dell'energia, mandando in fumo i suoi enormi investimenti, spinga irresistibilmente i poteri del mondo globalizzato a bloccare immediatamente questo tipo di ricerche, e ad arruolare in questa impresa di "pulizia scientifica" tutta la Scienza Ufficiale, le cui aspirazioni alla stabilita' coincidono perfettamente con quelle dei poteri, di cui e' divenuta servizievole ancella.
Lo stesso vale per l'altro "scandalo" - la Memoria dell'Acqua di Jacques Benveniste - che, come abbiamo visto, mandò un'ondata di brivido nel mondo della scienza e dell'economia, per le disastrose implicazioni che la sua accettazione avrebbe avuto sia sul paradigma della Biologia Molecolare che sulla poderosa industria del farmaco e sulla sanita' in genere.
Non avrei difficolta' a continuare nell'elencare quali e quanto grandi cambiamenti abbiano caratterizzato la metamorfosi della Scienza negli ultimi decenni, ma e' giunto il momento di concludere. Un europeo cresciuto e formatosi nell'alveo della cultura europea, che poggia le radici nel Rinascimento italiano, puo' facilmente riconoscere nelle fantasie della globalizzazione, che sognano la fine della Storia e della Scienza, la negazione dei valori profondi che nutrono la sua visione del mondo. Basti pensare all'importanza che la comprensione delle basi ideali ed economiche dello sviluppo storico ha nella filosofia europea, da Vico, a Hegel a Marx. E che dire della scoperta della Scienza moderna ad opera di un manipolo di filosofi, ingegneri e matematici del Rinascimento che da Francesco di Giorgio Martini, a Leonardo, a Giordano Bruno e infine a Galilei riuscirono a smentire drammaticamente la fine della Scienza decretata dai fiacchi epigoni di Aristotele ad maiorem Ecclesiae gloriam? E' semplicemente ironico che i moderni sostenitori della fine della Storia e della Scienza si trovino a condividere tesi e situazioni di un mondo che fu spazzato via dalla forza degli ideali che sono, ancor oggi, il patrimonio più prezioso dell'Uomo occidentale. C'e', nonostante tutto, di che sperare»
Giuliano Preparata
24 aprile 2000 - 24 aprile 2005