Friday, December 17, 2004
Visiòn do Futebòl

Non vediamo mai il mare, da qui non vediamo che spalti, noi calciatori. Cosa dobbiamo pensare? Non vediamo boschi, né fermi né che si muovono. Non vediamo la linea dell’orizzonte, quella linea raramente tutt’una. Abbiamo un vantaggio: conosciamo fantasticamente il paesaggio. Lavoriamo coi piedi, siamo, insomma, scrittori, cronisti. Abbiamo viaggiato, come no. Sfioriamo posti coi nostri trasferimenti. Le “insidiose trasferte” fanno veramente di noi degli spostati, nel senso di qua, nel senso di là. Poi, come se andassimo a Cuba, in Patagonia, a Smirne, insomma nei soliti esteri, ci troviamo nel solito cuore che batte, nell’occhio, nell’ombelico di un mondo non visto: lo stadio. E là diventiamo poeti.
E’ normale, vallo a chiedere ai grandi cronisti, lo sanno. Se non fosse per loro…(...) A che serve il cronista? A dare una smossa. Arriva lì. Tutti i posti sono allevamenti di galline. Il cronista fa sciò con la mano e col cappello. Dilata i tempi troppo rapidi e saettanti, contrae e restringe quelli lunghi, ampi, le infinite tematiche svolte, le cerimoniali aperture delle bocche allo sbadiglio.
Ti dice com’è il cielo. Com’è il cielo? Sul campo il cielo ha i piedi in terra, perché noi voliamo\radenti...
... e cerchiamo l’appoggio, rotoliamo come quaglie impallinate, saltiamo come galli cedroni per colpire con la cresta la palla, l’alto è un palmo sopra la traversa, l’altissimo è un tiro inguardabile.... E com'è il mare?
(...) In certi stadi con gli anelli mozzi vediamo, di tra la spaccatura tra tribune e curve, le case con le finestre e i terrazzini, e la gente affacciata dopo i pranzi. Come dai treni guardiamo questa vita nelle case popolari sulle sponde dei binari. E, come dai treni, la invidiamo. Siamo ricchi? La ricchezza è un’invenzione degli stronzi. Noi siamo la contraddizione, siamo popolari, pagati appena il giusto per essere guardati, invidiati come i nostri dirimpettai nelle finestre, intimi e fuggenti, questi Tennessee Williams gratuiti ma più riusciti, più veloci e meteorici.
Mentre i ricchi acquistano quell’aria da cretini lentamente, cominciando dalle etichette a tavola. Questo è.
Vediamo gradinate con uomini sopra. Ecco cosa succede in corpo a noi, da entrati in campo in poi.