Friday, December 17, 2004
Non-Letture in Biblioteca

"Entriamo nella Biblioteca. Vastità di spazio. Morbidezza
di moquette. Fughe di scaffali, carichi di
Pubblicazioni. Potresti passarci la vita e non riusciresti
a leggerne neppure la decima parte, di quelle
Pubblicazioni. Io non riuscirei a leggerne neppure
una, lì dentro; neppure una; a meno che in qualche
modo non mi ci costringessero. Ma grazie al cielo,
nessuno mi ci costringe.
Vi sono Utenti. Né pochi, né molti. Alcuni seduti ai
tavoli. Si direbbe, di quelli, che alcuni leggano. Un
paio, si direbbe dormano: a meno che non fingano.
Uno, se finge, finge molto bene: tiene le mani aperte,
a palme in giù, una sull'altra, incrociate e poggiate
sul tavolo, davanti a sé; davanti alle mani, sul
tavolo, c'è, aperta, la Pubblicazione; egli ha il capo
reclinato, a guancia dolcemente riposante sulle mani;
gli occhi son chiusi; un lieve movimento ritmico
del corpo, a saliscendi, induce a pensare che egli respiri
lento e profondo, e che dorma beato; chissà se
sogna..."
Giampaolo Barosso, AAA - Volume secondo (1981 - 1982)
Giampaolo Barosso è una delizia per i dieci sensi. Giungono nella vita momenti lunghi e inopinati in cui è sommo lo sconforto, momenti in cui non si crede più negli uomini e nelle cose. Momenti di puro bloom ovviamente. Se questo è il vostro caso, è giunto il momento di (stamparsi e) leggersi l'opera di Giampaolo Barosso, l'uomo espiantato a Vocabolo Brugneto. Un libro come "Poema Burocratico" è di quelli che non si fanno più.
Vien quasi la tentazione di non-leggerlo... (pinot)
non-sognato da gallizio
nell'epoca delle non-letture