Wednesday, December 15, 2004
Debord Sbancorama
Poffarre... anche Sbancor sembrerebbe essersi ricordato di pinot
(si vede che sta meglio il ragazzaccio...)
se non l'avete già non-letto, questo è il post di rekombinant in cui, con la scusa di incensare guy debord, Sbanky butta là che gallizio è stato probabilmente il più grande dei situazionisti...
- Su Debord devi scrivere qualcosa!
- Perché?
- Perché, forse tu non te lo ricordi, ma nel 1972, Piero Lo Sardo ti
diede da leggere “La Società dello Spettacolo”
- Si, è vero, mi ricordo che poi Piero e Celeste andarono a Parigi, e
intervistarono Debord.. Iniziammo a costruire un Centro di documentazione”.
C’erano tutti i numeri dell’ I.S. e pure le cose di Isidor Isou e
dell’internazionale lettrista.
- Quello non se lo ricorda più nessuno.
- E così sia. Ma c’era “Socialisme ou Barbarie” la piattaforma Chalieu-
Debord, che tralucemmo, e i numeri di “Information Corrispondance Ouvrieres”
di Henri Simon.
- Ma in che epoca vivi?
- La tua.
- Ma questi nomi non interessano più nessuno!
- Sai cosa diceva Eraclito?
- Che le opinioni degli uomini sono come i giocattoli dei bambini.
- E allora?
- Allora niente.
- Ma Debord si suicidò!
- Beh che vuol dire, si suicidò anche un mio cugino per non aver
superato gli esami di III° liceo e si suicidò anche mio zio, gran puttaniere,
cacciatore e comunista, l’unico comunista di Sabaudia (provincia di Latina.)
- Che c’entra?
- C’entra, c’entra…si suicidò anche Majakovsky, e prima di lui Esenin,
e poi Seneca, per ordine di Nerone, a cui aveva consigliato di uccidere la
madre, e si uccise anche Pavese.. “Verrà la morte e avrà i toi occhi”ma
sopratutto "Lavorare stanca..."
- Si ma qui non si suicidano più per amore…
- E chi l’ha detto? Penso che i kamikaze (o meglio gli shadid) si
suicidino per noia.
- Noia?
- Si, pensa di nascere che la guerra sia già iniziata e che non si veda
la fine. Noia. Noia assoluta. Ci si suicida per amore di una vita che non
c'è.
Poi ci sono gli "shadid", i martiri. Si suicidano pensando al Paradiso e alle
Uri. Come dire, suicidi "ottimisti", pensano cioè che dopo sia meglio...
- Ma comunque si muore.
- Morire in piedi con un grido di battaglia, morire disteso a letto con
un grido di paura: c’è così grande differenza?
- No. Ma Debord perché si suicidò?
- Posso capirlo. Visse un’epoca di grandi colori. Il colore dei quadri
di Pollock e di Asger Jorn, il Gruppo Cobra e poi i colori di Pinot Galizio…
- Chi?
- Pinot Galizio, forse il più grande dei situazionisti. Costruì una
stanza dipinta sui quattro lati e anche sul pavimento e sul soffitto. Mantre
stavi seduto all’interno c’era una musica. Mi ricordo che Piero disse che ci
volevano anche i profumi, le essenze d’oriente. Procedemmo subito ed
iniziammo a rollare, prima che un guardiano, indegno, ci cacciasse fuori dal tempio…
- E come morì Galizio?
- Credeva di avere un tumore. Iniziò a dipingere tutti gli oggetti che
gli capitavano sottomano di nero. Un nero assoluto, che assorbiva la luce e
non riluceva.
Poi morì. Non aveva un tumore, ma soffriva di cuore e tutto
quel dipingere lo ammazzò. Una morte davvero situazionista. Grande.
- E voi?
- Noi abitavamo un mondo il cui senso si era già dissolto nello
Spettacolo.
Accendemmo gran fuochi pirotecnici per celebrare l’evento, per
esempio a Roma il 12 marzo del 1977. Si Debord fu un hegeliano, ma nessuno
dopo di lui, potrà brandire la spada fiammegiante della dialettica come lui
seppe fare. Durlindana muore con Orlando e restano solo le Canzoni delle
Gesta!
- Pessimista: la Storia non finisce!
- No la Storia non finisce, e in ciò contraddice quel
giapponese “comecazzosichiama”, ma chi ripone la propria felicità nella
Storia
muore prima di essa.
- Ma da quando la Storia non assicura la felicità?
- Da sempre. Pensa ai “Canti Anarchici” : “Noi moriremo sulle
barricate/schiudendo all’umanità novella via…” Oppure: “Pria di morir sul
fango della via/imiteremo Bresci e Ravachol”; o ancora “Noi salutiam la
morte / bella e vendicatrice / che schiuderà le porte/ a un’era più felice…
Avanti siam Ribelli ecc. ecc.
insomma prima si muore, dopo, si vede.
- E allora che mi dici di “Muoia Sanson e tutti i Filistei?”
- Propaganda sionista. In realtà Sansone non sopportava che Dalila gli
avesse messo le corna con quello sporcaccione di Oloferne…il resto è Storia.
non-debordato da gallizio
nell'era del[lo s]banco[r] paga pegno
(si vede che sta meglio il ragazzaccio...)
se non l'avete già non-letto, questo è il post di rekombinant in cui, con la scusa di incensare guy debord, Sbanky butta là che gallizio è stato probabilmente il più grande dei situazionisti...

- Su Debord devi scrivere qualcosa!
- Perché?
- Perché, forse tu non te lo ricordi, ma nel 1972, Piero Lo Sardo ti
diede da leggere “La Società dello Spettacolo”
- Si, è vero, mi ricordo che poi Piero e Celeste andarono a Parigi, e
intervistarono Debord.. Iniziammo a costruire un Centro di documentazione”.
C’erano tutti i numeri dell’ I.S. e pure le cose di Isidor Isou e
dell’internazionale lettrista.
- Quello non se lo ricorda più nessuno.
- E così sia. Ma c’era “Socialisme ou Barbarie” la piattaforma Chalieu-
Debord, che tralucemmo, e i numeri di “Information Corrispondance Ouvrieres”
di Henri Simon.
- Ma in che epoca vivi?
- La tua.
- Ma questi nomi non interessano più nessuno!
- Sai cosa diceva Eraclito?
- Che le opinioni degli uomini sono come i giocattoli dei bambini.
- E allora?
- Allora niente.

- Ma Debord si suicidò!
- Beh che vuol dire, si suicidò anche un mio cugino per non aver
superato gli esami di III° liceo e si suicidò anche mio zio, gran puttaniere,
cacciatore e comunista, l’unico comunista di Sabaudia (provincia di Latina.)
- Che c’entra?
- C’entra, c’entra…si suicidò anche Majakovsky, e prima di lui Esenin,
e poi Seneca, per ordine di Nerone, a cui aveva consigliato di uccidere la
madre, e si uccise anche Pavese.. “Verrà la morte e avrà i toi occhi”ma
sopratutto "Lavorare stanca..."
- Si ma qui non si suicidano più per amore…
- E chi l’ha detto? Penso che i kamikaze (o meglio gli shadid) si
suicidino per noia.
- Noia?
- Si, pensa di nascere che la guerra sia già iniziata e che non si veda
la fine. Noia. Noia assoluta. Ci si suicida per amore di una vita che non
c'è.
Poi ci sono gli "shadid", i martiri. Si suicidano pensando al Paradiso e alle
Uri. Come dire, suicidi "ottimisti", pensano cioè che dopo sia meglio...
- Ma comunque si muore.
- Morire in piedi con un grido di battaglia, morire disteso a letto con
un grido di paura: c’è così grande differenza?
- No. Ma Debord perché si suicidò?
- Posso capirlo. Visse un’epoca di grandi colori. Il colore dei quadri
di Pollock e di Asger Jorn, il Gruppo Cobra e poi i colori di Pinot Galizio…
- Chi?

- Pinot Galizio, forse il più grande dei situazionisti. Costruì una
stanza dipinta sui quattro lati e anche sul pavimento e sul soffitto. Mantre
stavi seduto all’interno c’era una musica. Mi ricordo che Piero disse che ci
volevano anche i profumi, le essenze d’oriente. Procedemmo subito ed
iniziammo a rollare, prima che un guardiano, indegno, ci cacciasse fuori dal tempio…
- E come morì Galizio?

- Credeva di avere un tumore. Iniziò a dipingere tutti gli oggetti che
gli capitavano sottomano di nero. Un nero assoluto, che assorbiva la luce e
non riluceva.

Poi morì. Non aveva un tumore, ma soffriva di cuore e tutto
quel dipingere lo ammazzò. Una morte davvero situazionista. Grande.
- E voi?
- Noi abitavamo un mondo il cui senso si era già dissolto nello
Spettacolo.

Accendemmo gran fuochi pirotecnici per celebrare l’evento, per
esempio a Roma il 12 marzo del 1977. Si Debord fu un hegeliano, ma nessuno
dopo di lui, potrà brandire la spada fiammegiante della dialettica come lui
seppe fare. Durlindana muore con Orlando e restano solo le Canzoni delle
Gesta!
- Pessimista: la Storia non finisce!
- No la Storia non finisce, e in ciò contraddice quel
giapponese “comecazzosichiama”, ma chi ripone la propria felicità nella
Storia
muore prima di essa.
- Ma da quando la Storia non assicura la felicità?
- Da sempre. Pensa ai “Canti Anarchici” : “Noi moriremo sulle
barricate/schiudendo all’umanità novella via…” Oppure: “Pria di morir sul
fango della via/imiteremo Bresci e Ravachol”; o ancora “Noi salutiam la
morte / bella e vendicatrice / che schiuderà le porte/ a un’era più felice…
Avanti siam Ribelli ecc. ecc.

insomma prima si muore, dopo, si vede.
- E allora che mi dici di “Muoia Sanson e tutti i Filistei?”
- Propaganda sionista. In realtà Sansone non sopportava che Dalila gli
avesse messo le corna con quello sporcaccione di Oloferne…il resto è Storia.
non-debordato da gallizio
nell'era del[lo s]banco[r] paga pegno