Friday, November 19, 2004
Commettomi a voi

COMMETTERE.
imporre, comandare. Lat. mandare, imperare, iubere.
- > Bocc. n. 27. 1. Prestamente ad Emilia commise il ragionare.
- > Dan. Inf. c. 12. Tal si partì da cantare alleluia, Che ne commise questo uficio nuovo.
E can. 16. Purg. Perchè si teme uficio non commesso.
E per raccomandare, e dare in custodia. Lat. committere - (da cum mittere).
- > Bocc. Introd. 52. Ed a lui la cura, e la sollecitudine di tutta la nostra famiglia commetto. E nov. 1. 4. Sentendo li fatti suoi, ec. molto intralciati, ec. pensò quelli commettere a più persone. E g. 3. f. 1. Secondo, che conceduto mi sia, reggerò il regno commesso.
- > Tes. Br. 1. 8. E così potemo vedere, e conoscere, che ciascuna cosa è commessa a sua natura.
- > Dan. Inf. c. 7. De' ben, che son commessi alla Fortuna.
- > Petr. canz. 5. 5. Ma tutti i colpi suoi commette al vento. - > Canz. 11. 1. Ma non senza destino alle tue braccia, ec. E or commesso il nostro Capo Roma.
E canz. 21. 2. L' aura soave a cui governo, e vela Commisi, entrando all' amorosa vita.
- > Bocc. nov. 22. 16. Ne più la sua vita in sì fatto atto commise alla Fortuna.
Per rimettere in altrui. Lat. alicuius fidei mandare, committere.
Vit. S. Padr. Prega Iddio incessantemente, che t' aiuti, e commettiti a lui.
- > G. Vill. 10. 190. 2. Commettendoli la lor quistione, e pregandolo, che gli pacificasse insieme.
Per convenire, e pattovire, o con luoghi pij, o con altri, che per quello, che tu dai loro, ti dieno tanta ricompensa, durante la vita tua.
- > Lib. motti. Uno ricco huomo, essendosi commesso in un monistero, e messovi il suo, che valeva, ben cinquemila lire a patti, ec.
Per fare, operare, ma sempre in mala parte. Lat. Patrare, admittere.
- > Bocc. n. 16. 26. Quel peccato commisi, il quale seco sempre tiene la giovanezza congiunto, ec. e come amico, e come nimico, il commisi. E n. 27. 37. E pochi dì appresso, a' ma' fattori, dove commesso avean l' omicidio, fece tagliar la testa. E nov. 32. 28. Senza prò pianse i peccati commessi.
E Commetter male, discordie, e simili: vale introdur male, o seminare scandali tra l' un' huomo, e l' altro. Lat. discordias serere.
- > Bocc. nov. 1. 7. Aveva oltre modo piacére, e forte vi studiava, in commettere, tra amici, e parenti, e qualunque altra persona, mali, inimicizie, e scandali.
E a chi fa ciò diciamo COMMETTIMALE.
Per congiugnere mettere insieme, incastrare, combaciare, intendendosi di legnami pietre, e simili cose, che anche diremmo CONGEGNARE. Lat. copulare, coniungere, e da alcuni, compaginare.
Lib. Astr. Ingàngherala, o vero commettila col capo del regolo.
- > Rim. ant. Poi guardò la sua svelta, e bianca gola, Commessa ben dalle spalle, e dal petto. Qui per similit.
COMM-IATO. Licenzia di partirsi, dimandata, o data. Lat. discedendi facultas. -> Boccaccio. n. 10. 10. Da lei, preso commiáto, si partì. E nov. 13. 6. E senza commiáto chiedere, o fare alcuna pompa, di Firenze usciti, ec. E nov. 23. 14. Avendo io già renduta indietro la borsa, e la cintola alla femminetta, ec. E brutto commiáto datole.
[Questo blog si accommiata momentaneamente da voi per collisione]
non-commesso da ---gallizio
participio (non-senza) imaginato