Wednesday, October 27, 2004
Non-lectures psychogeographiques

Mario Pischedda, Identical Twins
Non-leggendo il libro di Francesco Careri su Constant ("New Babylon, una citta' nomade") inavvertitamente, avverto qualcosa...
"La deriva urbana era una pratica estetica che discendeva
dalle esperienze di spaesamento gia' sperimentate negli anni '20
con le "visite-escursioni" di dada e con le deambulazioni
dei surrealisti, i quali avevano gia' riconosciuto nell'erranza
una possibilita' espressiva dell'anti-arte.
Ma la deriva lettrista non solo mirava, come per i surrealisti,
all'esplorazione delle zone inconsce della citta', voleva essere
un vero metodo scientifico di lettura della citta' ".
Detournare una derive, ecco l'autentica depravazione del non-lettore sonnambulo.
In fondo, che cos'e' la non-lettura se non
una forma mediata di deriva psicogeografica?
In un'ebbrezza iconoclasta, tornare a essere imagisti alla non-ricerca
di zone inconsce della pagina, per riportare il nulla al centro dell'immagine.
La non-lettura pscicogeografica: sperimentare nuove forme di percezione dell'irrealta'.
Nella new babylon del testo monitor, "l'[in]attività principale sara' una deriva continua".
Appesa al video come una foglia, l'immagine oscilla presa nel vortice da vuoto spinto, pencola orribilmente:
una folata di vento la seppellira'
non-letto da ---gallizio (izio-izio-o)